Servizi Terza età

L’assistenza domiciliare è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità" la possibilità di fornire presso il domicilio del paziente quei servizi e quegli strumenti che contribuiscono al mantenimento del massimo livello di benessere, salute e funzione”.

La nostra offerta prevede personale REFERENZIATO: convivente, non convivente, per poche ore giornaliere, per l’igiene personale a domicilio, per l’assistenza notturna, di accompagnamento verso luoghi di villeggiatura o di cura o per sostituzioni temporanee durante l’assenza per ferie o riposo della badante prevalente.
La tipologia di contratto impiegato è il CCNL Colf e Badanti, UNICO contratto applicabile per l’assistenza domiciliare, sia per motivi legislativi, sia per il vantaggio fiscale che offre.

FORMULA PENSIERI ZERO
Con la “formula pensieri zero” il nostro Staff si occuperà di tutto per vostro conto.
Dopo aver selezionato l’assistente domiciliare adeguato, si occuperà di tutta la parte amministrativa per l’avvio al lavoro, della raccolta presenze mensile, emissione del cedolino paga, calcolo e pagamento contributi, gestione ferie, tutoraggio del servizio, problem solving e di quant’altro sia necessario.
La Famiglia, quindi, sarà costantemente accompagnata per l’intero periodo di assistenza domiciliare.

SERVIZI
Ricerca, selezione, inserimento, monitoraggio, gestione amministrativa con Formula Pensieri Zero.
• In convivenza (H24) anche 7 giorni su 7
• Giornaliera e notturna
• In sostituzione
• Assistenza ospedaliera diurna, notturna e somministrazione pasti
• Cure igieniche

SUPPORTO BADANTI
Perché è importante la salute ed il benessere psico-fisico della tua badante, oltre che dell’anziano che lo accudisce?
La “badante” non è un lavoro composto solo ed esclusivamente – come si potrebbe pensare – dal “far compagnia all’anziano”, ma si configura di una molteplicità di mansioni che investono l’intera vita quotidiana e non.

Un dato fondamentale per comprendere la situazione lavorativa delle badanti è il supporto di altre figure assistenziali come assistenti domiciliari, infermieri/e, assistenti sociali. Al riguardo, il 60% delle lavoratrici afferma di occuparsi completamente da sola dell’assistenza. Il dato restituisce uno scenario preoccupante: le badanti che assistono persone con gravi problemi psico-fisici, in un caso su due, sono sole.

Se si considerano i dati riferiti ai disturbi psico-fisici derivanti dall’esercizio della professione, si riscontrano altri segnali negativi. Il 68,6% dichiara che da quando lavora come badante soffre di mal di schiena, il 40,6% riferisce di altri dolori fisici. Fare la badante è, dunque, un lavoro logorante che influisce sulla salute della lavoratrice, soprattutto quando è condotto con ritmi di lavoro serrati, per la responsabilità di accudimento e per essere in costante contatto con la parte più complessa della Vita.

C’è poi il logoramento psicologico: il 39,4% soffre di insonnia, mentre il 33,9% delle donne intervistate afferma di soffrire di ansia o depressione. Bisogna aggiungere che una badante su tre, nell’ultimo anno, non è mai andata da un medico a controllare il proprio stato di salute. Il loro supporto diventa, quindi, fondamentale per “prendersi cura di chi cura” al fine di evitare il burnout.

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