La figura di badante non convivente può essere inquadrata in 3 differenti livelli:
BS: Assistente familiare che assiste una persona autosufficiente
CS: Assistente familiare non formato che assiste una persona non autosufficiente
DS: Assistente familiare formato che assiste una persona non autosufficiente
Con il termine “persona autosufficiente” si intende il soggetto in grado di compiere le più importanti attività relative alla cura della propria persona ed alla vita di relazione.
La formazione del personale per l’assistenza a persona non autosufficiente, laddove prevista per l’attribuzione della relativa qualifica “DS”, si intende conseguita quando il lavoratore sia in possesso di diploma nello specifico campo oggetto della propria mansione, conseguito in Italia o all’estero, purché equipollente, anche con corsi di formazione aventi la durata minima prevista dalla legislazione regionale e comunque non inferiore a 500 ore.
Nel caso di badanti non conviventi, il Contratto Nazionale di categoria prevede un costo orario più alto rispetto a quello delle badanti conviventi; il motivo è che, in caso di convivenza, il lavoratore usufruisce anche di vitto e alloggio.
ORARIO DI LAVORO e DISTRIBUZIONE
Il Contratto Nazionale del Lavoro Domestico non prevede alcun requisito minimo di ore settimanali per la stipula di un contratto per la badante non convivente.
L’orario di lavoro per la badante non convivente infatti dovrà essere compreso tra 1 a 40 ore settimanali considerando che:
L’orario massimo giornaliero è di 8 ore.
Le ore lavorative devono essere svolte tra le 6:00 e le 22:00.
Le ore lavorative potranno essere distribuite da lunedì a sabato
ORE DI RIPOSO
Per la badante non convivente non è previsto un orario di riposo che deve quotidianamente godere.
Nonostante quanto indicato sopra consigliamo di far godere al lavoratore almeno mezz’ora di pausa (che possibilmente coincida con l’orario di pranzo o cena) nel caso in cui siano svolte 6 ore o più di servizio continuato.
DETRAZIONI FISCALI
Secondo la Legge 342/2000 art. 30 il datore di lavoro puo’ ottenere un recupero delle imposte, ovvero una riduzione delle tasse da pagare o una restituzione delle tasse gia’ pagate.
DEDUZIONE FISCALE
Dal reddito imponibile dei contributi versati inps -quota a carico del datore di lavoro- fino ad un massimo di € 1.549,37 all’anno, a prescindere dal reddito.
DETRAZIONE FISCALE
Al 19% del costo della badante -che assiste persone non autosufficienti- fino ad un massimo di € 2.100, solo se il reddito non supera € 40.000 anno.
Il 19% sara’ calcolato sullo stipendio lordo annuale della badante.
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